L’Ortocheratologia è la correzione dei difetti visivi mediante la sua riduzione con l’uso notturno di lenti a contatto rigide gaspermeabili (RGP). Incredibile, ma vero!
Ortocheratologia: una rivoluzione nel campo dell’ottica che può cambiare la tua vita in maniera non invasiva e senza controindicazioni.
L’ortocheratologia è la terapia corneale rifrattiva in grado di restituire una visione chiara e precisa, per tutti i soggetti che presentano deficit visivi come la miopia.
La miopia, come si sa, è un’ametropia o difetto visivo per cui la luce emanata da un oggetto esterno all’occhio non cade esattamente sulla retina, ma davanti a essa. Per questo le immagini appaiono sfuocate e non nitide e per questo è necessario indossare delle lenti correttive che aiutano la luce a cadere al centro della retina, restituendo così una visione chiara al miope.
L’ortocheratologia nasce negli Stati Uniti intorno agli anni Ottanta. La domanda che si sono posti gli studiosi è stata questa: “È possibile riuscire a rimodellare la cornea senza intervenire chirurgicamente?”
Dopo innumerevoli studi si è scoperto che agendo con una delicata pressione sulla cornea era possibile ottenere il cambio della sua forma nella maniera desiderata, in modo da permettere alla luce di cadere esattamente al centro della retina, dove i coni si attivano per trasformare le immagini in stimoli elettrici riconosciuti dal nervo ottico e trasmessi al cervello, che poi li ritrasforma in immagini compiute. Gli studiosi si sono dedicati ad analizzare le caratteristiche della superficie corneale, la sua elasticità, il grado di comprimibilità e sono arrivati alla stupefacente conclusione che bastava applicare, per un determinato periodo, delle lenti a contatto sulla cornea per ottenere la correzione della forma della cornea e garantire quindi il ripristino di una corretta acuità visiva. Queste lenti speciali agiscono su persone con moderata miopia (fino a -6,00 diottrie) con o senza astigmatismo (fino a-1,75 diottrie) e ipermetropia.
Per miopie più gravi devono essere abbinate all’uso di occhiali o lenti a contatto. Non ci sono restrizioni per l’età e anzi sono particolarmente indicate per i giovani, in quanto rallentano l’aumento progressivo della miopia funzionale. Le lenti per ortocheratologia, indossate durante la notte, rimodellano delicatamente la cornea che viene ad assumere la sua forma corretta. Al risveglio, quando si aprono gli occhi e si tolgono le lenti a contatto, la luce viene a cadere esattamente al centro della retina, permettendo una visione chiara e precisa.
Questa terapia è consigliata perché oltre a realizzare un nuovo stile di vita, riduce drasticamente le irritazioni dovute a polveri e microrganismi, tipiche di chi porta lenti a contatto durante il giorno. Non essendo un intervento chirurgico, l’invasività è pressoché nulla. Non esistono rischi e non sono emersi, dalla ricca dotazione clinica, particolari effetti indesiderati differenti dalla normale applicazione di lenti a contatto rigide gas permeabili. Si ha comunque l’inestimabile vantaggio che qualora non ci si trovasse a proprio agio, l’interruzione dell’uso delle lenti riporta la miopia allo stato originale senza ulteriori alterazioni visive.
Può essere necessario indossare, all’inizio del trattamento, le lenti a contatto morbide anche per parte della giornata, ma sarà l’optometrista di fiducia a valutare caso per caso. Queste lenti risultano essere molto più tollerabili delle normali lenti a contatto, perché si indossano di notte a occhi chiusi e quindi non interagiscono con i muscoli ciliari. Non si corre il rischio di perderle oppure che polvere e altri agenti atmosferici possano recare fastidio. Non esiste infine il rischio di Lenti a contatto di notte per vedere bene di giorno
L’Ortocheratologia è la correzione dei difetti visivi mediante la sua riduzione con l’uso notturno di lenti a contatto rigide gaspermeabili (RGP) drop out, il famoso rigetto che a volte colpisce chi usa le lenti a contatto per tutto il giorno e si trova a disagio.
La durata del trattamento è l’unica fase che richiede un minimo di pazienza, perché ci sono alcuni step da superare.
In primo luogo è necessaria la visita dell’oculista che attesti che non ci sono controindicazioni all’uso delle lenti Occorre poi una visita dall’ottico-optometrista, esperto in ortocheratologia, il quale dovrà definire il tipo di lente ottimale, caso per caso.Una volta pronta la lente, inizia la fase due che prevede dei test di ottimizzazione anche se il miglioramento visivo è immediato. Nella normalità dei casi la prima lente adottata è quella giusta, ma può essere necessario effettuare delle correzioni in corso d’opera Quando si è trovata la lente ideale l’assuefazione è rapida: da qualche giorno a un massimo di due settimane.
Il tempo di acuità visiva aumenta progressivamente di giorno in giorno e, a pieno regime, si aggira su 72 ore, vale a dire tre giorni pieni. Questo permette anche una certa elasticità d’uso: si può decidere di andare un week end in barca senza doverle indossare, oppure passare una notte in discoteca e poi andare a lavorare, senza pericolo di dover ricorrere ai tradizionali occhiali. Infine a testimonianza della garanzia, sicurezza e affidabilità di alcune lenti per ortocheratologia, c’è stata l’approvazione della Food and Drug Administration, il massimo ente americano nel concedere l’autorizzazione alla commercializzazione di prodotti alimentari e medicinali.